Le non convincenti difese del ddl 735 e delle sue previste modifiche

Marino Maglietta, Crescere Insieme – A una mia Nota di critica verso le novità annunciate in buona parte dallo stesso relatore per il testo unificato (https://www.studiocataldi.it/articoli/35637-affidamento-condiviso-ora-conta-anche-l-eta.asp) ha replicato il sen. Pillon (https://www.studiocataldi.it/articoli/35738-affidamento-condiviso-una-replica-del-senatore-pillon.asp). Tristemente si deve prendere atto del permanere di difficoltà di comunicazione tra soggetti che, avendo i medesimi obiettivi, potrebbero e dovrebbero limitarsi a cercare il modo migliore per raggiungerli, accettando le critiche costruttive, anziché arrampicarsi sugli specchi per difendere l’indifendibile. Tanto più trattandosi di una tematica trasversale – individualmente e politicamente - in cui si potrebbero tranquillamente evitare i personalismi. Così non è stato, vista la “replica” piccata e stonata del senatore Pillon a osservazioni del tutto oggettive. Parliamone, dunque, e non per amor di polemica, ma solo perché il largo seguito del senatore non mi permette di sorvolare sul rischio di una pesante disinformazione.

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Crescere Insieme si attiva a sostegno dei bambini "abusati"

Aperto uno sportello di primo intervento all'indirizzo

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Crescere Insieme si attiva a sostegno dei bambini "abusati", raccogliendo le storie di ognuno di voi, per trasmetterle a chi potrà fare giustizia

 

Esiste un collegamento ideologico, che agli operatori del diritto per lo più sfugge, tra gli abusi del reggiano e la dottrina del "genitore prevalente" secondo la quale, a dispetto delle indicazioni dell'affidamento condiviso, si continuano a privilegiare soluzioni squilibrate. Per Crescere Insieme, infatti, creare un “genitore collocatario” anche al di fuori di ogni necessità vuol dire arrogarsi il diritto di spezzare la simmetria naturale dei legami familiari, che esiste a prescindere dal rapporto di coppia. E genitore prevalente con emarginazione dell’altro vuol dire anche che si può sostituire il genitore biologico con quello “sociale”, che, ad es., una madre può essere rimpiazzata dalla nuova partner del padre… e, alla fine, si scivola nell’idea che entrambi i genitori sono sostituibili e i figli collocabili altrove: a torto o a ragione. E’ lo “stato etico” che decide dei legami familiari. La filosofia è la stessa. Ecco perché, nell’emergere - a Bibbiano come altrove - di tanti casi di abuso che hanno causato tanto straziante dolore Crescere Insieme ha ritenuto di doversi attivare - a partire dall’ambito regionale ma non solo - per raccogliere ogni testimonianza, offrendo sostegno e aiuto nella difficile fase della emergenza della propria vicenda attraverso i propri rappresentanti locali, contattabili attraverso la mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al seguente telefono 335282507

Sarà poi cura del gruppo di ascolto far pervenire ai giusti soggetti istituzionali le singole storie attraverso i propri canali. (M.M.)

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