Di seguito il testo completo della mozione
Tipo atto: Mozione nr. 2267/2017
Oggetto: Istituzione registro della bigenitorialità
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la mozione n. 02267/2017 del proponente J. Cellai, e fatta propria dalla Prima e dalla Quarta Commissione Consiliare;
· Premesso che il principio di bigenitorialità, introdotto dalla Legge 8 febbraio 2006 n. 54 “Disposizioni in materia di separazione dei genitori e affidamento condiviso dei figli”, sancisce il diritto di ogni figlio a fruire dell’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori, a mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, a ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi, anche qualora siano separati o divorziati, e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale;
· Considerato che la legge ha ridisciplinato ex novo l’art. 155 del c.c.“La potestà genitoriale è esercitata da entrambi i genitori” secondo cui le decisioni di maggiore interesse per i figli relative all’istruzione, all’educazione e alla salute devono essere assunte di comune accordo tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli;
· Rilevato che a distanza di oltre 10 anni dalla riforma del 2006 i diritti indisponibili dei figli non hanno ancora trovato concreta applicazione, come riconosciuto oggettivamente da organi terzi quali il MIUR (circolare 5336 del 2 settembre 2015) e l’Istat (Report “Matrimoni, separazioni e divorzi”, 14 novembre 2016, p. 13), il che rende quanto mai utile, se non indispensabile, dare corso ad iniziative che li riportino alla massima attenzione delle istituzioni per i necessari provvedimenti;
· Considerato che in Italia i figli minori di genitori separati sono oltre un milione pertanto risulta una priorità sociale il rispetto della legge 54/2006 la cui applicazione viene tuttavia spesso disattesa con la nomina di un genitore collocatario - quasi sempre la madre - che priva le donne del diritto alle pari opportunità nel lavoro e nella vita privata e al tempo stesso nega ai figli il diritto alla bigenitorialità affermato dalla legge;
· Visto che, nell’intento di contribuire all’attuazione della legge, numerose città italiane (oltre 30) fra le quali Trento, Savona, Verona, Parma, Milano, Bologna, hanno istituito il registro amministrativo per il diritto del minore alla bigenitorialità nel quale vengono iscritti i figli di genitori con residenze diverse, qualunque ne sia il motivo;
· Visto che nel Registro, su richiesta anche di un solo genitore, sarà riportato il domicilio di entrambi e, sebbene la residenza non potrà che rimanere unica ai sensi dell'articolo 45 del codice civile, le comunicazioni che lo riguardano saranno spedite ad entrambi i domicili indicati dai genitori; in pratica il minore avrà due indirizzi registrati: quello della casa in cui vive in modo continuativo e quello del domicilio dell'altro genitore;
· Considerato che la creazione e l’aggiornamento del registro, consentirà che chiunque lavori con i minori nell’ambito comunale nell’esercizio delle professioni socio-sanitarie e delle professioni scolastiche (prestazioni sanitarie, consenso medico-pediatrico, firma pagella, iscrizione scolastica, gestione eventi religiosi, centri estivi etc) sia tenuto ad inviare ad ambedue i genitori copie delle suddette comunicazioni;
· Ritenuto che il registro, disciplinato da apposito Regolamento comunale, rappresenti un segnale di attenzione nonché di civiltà nei confronti delle persone e delle famiglie che si trovano in condizioni di disagio, ma soprattutto dei minori che troppo spesso subiscono passivamente il malessere e le sofferenze che derivano dalle separazioni, consentendo di attenuare i risentimenti e abbassare la conflittualità, eliminando squilibri legati all’essere o no il soggetto presso il quale è stabilita la residenza anagrafica;
· Appreso che l'Assessore al Welfare del Comune di Firenze ha già intrapreso l'iter per istituire apposito registro per la bigenitorialità avente caratteristiche quali quelle in premessa;
· Valutato che il Comune di Firenze è sensibile e attento all'equilibrio dei diritti, per quanto riguarda la relazione con i figli, tra genitori separati .
INVITA IL SINDACO
1. A proseguire l'iter amministrativo per istituire un registro per la bigenitorialità, al quale anche solo uno dei genitori potrà iscrivere il proprio figlio anche se l’altro genitore vive in una casa diversa, fermo restando che la residenza rimarrà univoca ai sensi dell’articolo 45 del Codice Civile e nei limiti dell’esercizio della responsabilità genitoriale eventualmente imposti dalle autorità giudiziarie;
2. Ad adottare apposito Regolamento della bigenitorialità, che disciplini l’utilizzo e la tenuta del sopra citato registro;
3. A promuovere accordi con il sistema giudiziario che faciliti e incentivi l’uso del registro;
4. Ad invitare la Regione Toscana a promuovere l’istituzione di analogo Registro in ogni altro Comune della Regione;
5. A dare ampia diffusione/informazione all'istituzione di tale registro.